Speaker 2023
Abatello Luca
Servizi Federativi, Interoperabilità, Semplificazioni: le opportunità derivanti dal PNRR e dai Regolamenti Europei a supporto di una logistica multimodale, integrata e predittiva
Il settore dei trasporti e della logistica è da sempre caratterizzato da enormi quantità di merci movimentate, in import-export, con numerosi passaggi multimodali che rendono l’intera filiera sempre più complessa, incerta e poco efficiente. Da qui nasce l’esigenza per gli operatori di garantirsi una più ampia visibilità sui processi e i flussi, in tempo reale, implementando tecnologie digitali (Big Data, AI) in grado di anticipare i problemi della logistica, attuare una gestione smart, incrementare l’efficienza e la sostenibilità dei processi, legata all’ottimizzazione delle risorse. Per fare ciò è necessario adottare una visione federativa, grazie alla collaborazione fattiva tra gli operatori della supply chain e l’industria, sfruttando anche le opportunità derivanti dall’adozione dei Regolamenti Europei e dal PNRR.
Addari Antonio
Partecipa alla sessione La logistica dell’arte
Amenta Carlo
La Zona Economica Speciale della Sicilia Occidentale
L’intervento verterà sulla presentazione dell’inquadramento normativo delle Zone Economiche Speciali (ZES), sulle finalità delle medesime e sui benefici di natura amministrativa e fiscale riservati alle attività produttive insediate nei territori ZES. Oltre a tali elementi di contesto, l’intervento si concentrerà sulla governance delle ZES anche ai fini delle attività di realizzazione degli interventi di natura infrastrutturale che la ZES Sicilia Occidentale sta curando, non solo in ambito PNRR, per promuovere l’insediamento di nuove attività imprenditoriali. In ultimo, la relazione discuterà i principali progressi raggiunti dalla ZES Sicilia Occidentale nello svolgimento delle proprie attività anche attraverso l’attività di cooperazione con istituzioni locali e nazionali.
Arecco Francesco
Democrazia energetica: autosufficienza e occasione di sviluppo per la Sicilia data dalle fonti rinnovabili di energia
Da anni le fonti energetiche rinnovabili rischiano di essere oggetto di un attacco – quasi sempre non giustificato – perché avrebbero un impatto negativo sul territorio, o semplicemente perché i loro proventi dovrebbero essere ripartiti territorialmente. Affermazioni in tal senso sono state fatte anche recentemente in Sicilia. L’intervento evidenzierà l’illegittimità di richieste non giustificate e la corretta maniera di includere impianti alimentati da fonti rinnovabili nell’economia di un territorio.
Benevolo Francesco
Partecipa alla sessione Economia e logistica: PNRR, porti, retroporti e distretti produttivi tra competizione e specializzazione
Bombardi Andrea
Partecipa alla sessione Energia, il vecchio e nuovo hub economico della Sicilia
Caiulo Donato
Modera il panel Dal Piano del Mare e dalla Pianificazione Spaziale Marittima la spinta verso una Strategia Mediterranea in Europa? nella sessione Economia e logistica: PNRR, porti, retroporti e distretti produttivi tra competizione e specializzazione
Calabi Giuseppe
Partecipa alla sessione La logistica dell’arte
Campomenosi Marco
Ten-T mediterraneo
Ciocca Cesare
Il dominio underwater nella strategia Nato
PUNTI SALIENTI DELLA STRATEGIA NATO PER IL DOMINIO SUBACQUEO (riferimento al concetto strategico del 2022, protezione delle infrastrutture critiche per l’energia e il traffico di dati, la ricerca scientifica, principali rischi e minacce). RUOLO DELL’ITALIA E OPPORTUNITÀ (principali capacità operative nel settore subacqueo, ruolo in ambito NATO, opportunità per il Paese). PROSPETTIVE (possibili sviluppi in vista del vertice di Vilnius, il futuro del dominio subacqueo).
Comelli Marco
Modera la sessione Energia, il tradizionale e nuovo hub economico della Sicilia
Cozzo Alberto
I flussi merci da e per la Sicilia
Dalla Ordinatio federiciana al Summit di Parigi per l’UPM, sempre alla ricerca di una collocazione primaria nello scacchiere mediterraneo, senza tuttavia una politica dei trasporti ed una azione ‘diplomatica’ che la ponesse davvero al centro del Mediterraneo allargato. I dati economici paiono riportarci indietro all’Inchiesta Franchetti-Sonnino, ed i ‘numero’ del traffico mercantile ne sono mera conseguenza. Col PNRR è richiesto uno sforzo in più al decisore politico ed agli operatori economici: quello di traguardare l’ennesima rivoluzione industriale senza avere pienamente vissuto quella precedente. Blockchain per l’agricoltura, corsa alle energie alternative: le sfide capaci di aumentare il gradiente di competitività della economia regionale e delle performance logistiche.
Daniele Pier Paolo
Il mare e la tutela degli interessi nazionali
L’Italia, “media potenza regionale a forte connotazione marittima”, ha un legame indissolubile con il mare, sia per la continuità dei traffici mercantili, indispensabili alla propria economia di trasformazione, sia per gli approvvigionamenti energetici. La Marina militare, parte attiva del cluster marittimo, nell’esercizio delle funzioni attribuite, concorre alla libertà di navigazione e quindi alla protezione dei traffici ma anche alla sicurezza di tutte le infrastrutture critiche offshore e di quelle ubicate sui fondali marini, come gasdotti, oleodotti e cavi di telecomunicazioni. Nell’area di prioritario interesse strategico nazionale, il Mediterraneo Allargato, la Marina militare assicura la cornice di sicurezza abilitante per tutte le attività svolte sul mare e dal mare attraverso un’azione federata, coordinata, condivisa e inquadrata in una visione d’insieme, unitamente allo sviluppo e alla valorizzazione di un patrimonio tecnologico avanzato e all’avanguardia.
Daskalakis Harris
The sinergy between BCA-Gime College Of Athens and Italian Shipping Academy. A new opportunity for Italian Officers and ITS graduated
Greek Ship Management has been known as a successful global case study for the past 100 years. As the oldest institution in Greece offering bachelors and master’s degrees in the field of Ship Management, we are proud to collaborate with the Italian Shipping Academy, in introducing our know how to the Italian Maritime community. The maritime industry is undergoing tremendous changes, all of which are captured through our -constantly updated- academic curricula, designed in such a way so as to be accessible both to the seafarer wishing to study while on board, to the executive wishing to upskill, and to the aspiring young professional wishing to enter this important global industry.
De Cesare Maurizio
Modera la sessione Economia e logistica: PNRR, porti, retroporti e distretti produttivi tra competizione e specializzazione
Di Canossa Alvise
Partecipa alla sessione La logistica dell’arte
Di Graziano Alessandro
Le infrastrutture a supporto dello sviluppo delle ZES
Di Sarcina Francesco
Partecipa alle sessioni:
Italia mediterranea, transizione ecologica e infrastrutture: porti, energia, risorse alimentari, alta tecnologia per un’economia europea
Economia e logistica: PNRR, porti, retroporti e distretti produttivi tra competizione e specializzazione
Ferrari Alessandro
Competizione e specializzazione: senza visione di sistema si perderà la centralità…
Franza Vincenzo
L’Italia e la Sicilia alla riscoperta del loro ruolo geopolitico
Quando si parla di energia in campo marittimo si parla di carburanti, ovvero dell’energia necessaria a far muovere le navi. E questo è un discorso tutt’altro che secondario: soprattutto in un Paese come il nostro e in una regione come la Sicilia il trasporto marittimo è un asset portante per lo sviluppo del turismo, per la movimentazione delle merci e per garantire un principio costituzionalmente garantito quale quello della continuità territoriale. Quando parliamo di energia in questo senso intesa, allora, dobbiamo parlare di transizione energetica, che è l’argomento maggiormente di attualità e che, nonostante le varie difficoltà che presenta, potrebbe essere anche un volano di sviluppo e di ritrovata centralità proprio per la Sicilia e l’Italia.
Freyrie Michelangelo
La situazione navale nel Mediterraneo: il dominio subacqueo
La situazione navale nel Mediterraneo vede una crescente rilevanza del dominio subacqueo. I gasdotti e oleodotti che attraversano il bacino diretta principalmente verso l’Italia, la rete di cavi sottomarini cruciali per il traffico internet, e le risorse minerarie ed energetiche dei fondali diventano sempre più importanti. Allo stesso tempo il progresso tecnologico permette un maggiore accesso e presenza sui fondali marini, il che spinge il loro sfruttamento ma permette anche azioni ostili, come dimostrato dal sabotaggio del gasdotto North Stream nel Mar Baltico nel 2022. La marina militare italiana sta quindi investendo in capacità sottomarine, e sta sviluppando un approccio al dominio subacqueo in cooperazione con altre istituzioni e il settore privato, compresa l’istituzione del Polo Nazionale per la Subacquea a La Spezia.
Fuochi Riccardo
Modera la sessione La logistica dell’arte
Ignaccolo Matteo
Catania: possibili scenari di integrazione porto-città
Negli ultimi anni ci sono stati profondi cambiamenti, a causa dell’evoluzione dei trasporti marittimi, dei volumi di traffico e delle infrastrutture portuali, che hanno profondamente influenzato la relazione porto-città. Grazie allo sviluppo del settore crocieristico e della nautica da diporto, attualmente in grande espansione, oltre che alla riqualificazione dei Waterfront e di aree portuali, porto e città condividono oggi funzioni e attività che sono attrattive non per i passeggeri/turisti, ma anche per altri potenziali utenti come i cittadini stessi. Spesso, la distribuzione non pianificata di tali funzioni e attività eterogenee (con la conseguente sovrapposizione e intersezione di flussi merci/passeggeri, generati da una forte domanda di trasporto merci e persone) e la presenza di funzioni deboli nelle aree di interfaccia sono le principali criticità per gli utenti vulnerabili. Pertanto, la promozione della mobilità sostenibile è un fattore determinante per lo sviluppo del porto e della città.
Lupi Luca
Palermo: il progetto interfaccia e l’interazione porto-città
Manna Giuseppe
La situazione in Tunisia e la politica europea ed italiana
La Tunisia è così vicina dal punto di vista geografico, eppure così lontana sul piano della priorità nell’agenda internazionale dell’Italia e degli altri Paesi dell’Europa mediterranea. Solo le emergenze legate ai flussi migratori suscitano preoccupazioni e inducono a una certa attenzione. Il piccolo Stato maghrebino è però strategico per la sua posizione di contrafforte meridionale del Canale di Sicilia e dispone di un capitale umano ideale per gli investimenti in tempo di nearshoring e friendshoring. Ma la crisi politica ed economica del Paese impone attenzione e una riflessione di lungo periodo sulle sue cause e sulle possibilità di intervenire su di essa.
Marchese Rosario
L’area dello stretto di Messina: sostenibilità. sicurezza, competitività
L’area dello Stretto di Messina sotto il profilo internazionale rappresenta, uno dei principali crocevia più conosciuti nell’ambito della navigazione marittima nel Mediterraneo. La particolare area geografica e l’intenso traffico di unità navali, sia in senso longitudinale che trasversale presente nello Stretto, hanno reso necessario l’istituzione di un servizio di controllo e gestione del traffico marittimo per migliorare la sicurezza della navigazione, l’efficacia del traffico navale e tutelare l’ambiente marino. Il contributo nazionale ed internazionale di tale sistema per la sicurezza nel Mediterraneo fa leva da tempo, ad un “approccio integrato” che mette in relazione le diverse sfide e colloca gran parte delle attività anche nel quadro di una strategia di “sviluppo sostenibile”. È necessaria quindi, una visione d’insieme focalizzata sulla “sicurezza umana” “latu sensu”. Il confronto, delle “GUIDELINES FOR VESSEL TRAFFIC SERVICES” del 1997 e del 2021, dell’International Maritime Organization evidenzia, alla luce degli ultimi emendamenti normativi, le diverse funzioni e responsabilità dell’operatore e del comandante della nave, stabilite dalla normativa nazionale ed internazionale.
Masucci Umberto
Partecipa alla sessione Italia mediterranea, transizione ecologica e infrastrutture: porti, energia, risorse alimentari, alta tecnologia per un’economia europea
Mauro Marialetizia
Energia in Sicilia: produzione e consumo
Fotografia del sistema elettrico siciliano, FER ed ACCUMULI (stato dell’arte e prospettive future), andamento prezzi
Molinelli Francesco Paolo
Modera la sessione Italia mediterranea, transizione ecologica e infrastrutture: porti, energia, risorse alimentari, alta tecnologia per un’economia europea
Montalto Attilio
Il PNRR e il futuro delle opere infrastrutturali dei porti del Sistema della Sicilia Orientale
Grazie al PNRR i porti italiani hanno la possibilità di mettere in cantiere una serie di importanti opere infrastrutturali a servizio della portualità e degli operatori. Nella programmazione dei propri interventi, l’AdSP del Mare di Sicilia Orientale ha dedicato particolare attenzione alla realizzazione di quelli finalizzati alla sostenibilità ambientale dei porti, nell’ottica di un abbattimento dei livelli di CO2 e di una maggiore produzione di energia green, nonché alla sicurezza e protezione degli scali e al potenziamento delle vie di collegamento, per potere risultare sempre più competitivi nell’offerta di servizi alla logistica e ai passeggeri, con conseguente potenziamento dei traffici Ro-Ro-Pax, container e crociere.
Moraci Francesca
Partecipa alla sessione Economia e logistica: PNRR, porti, retroporti e distretti produttivi tra competizione e specializzazione
Morsellino Brigida
Modera e interviene nella sessione Alta tecnologia e formazione
La formazione e la logistica – finalità e opportunità
Partendo dalla considerazione che i giovani sono protagonisti del loro futuro si collega la mancanza di professionalità nel mondo del lavoro del cluster dei trasporti con le opportunità formative proposte dall’ITS Academy. L’ITS ACADEMY, infatti, basando la propria offerta formativa sul sistema duale risulta essere attualmente la risposta più efficace alla ricerca dei profili mancanti nono intervenire el mondo del lavoro. Su quali competenze poggia tutto il sistema? Oltre che a quelle di carattere prettamente specifico, di settore, soprattutto su quelle trasversali, “SKILLS”. Quali sono gli attori? Famiglia, scuola e società da un lato e dall’altro Mondo Imprenditoriale – Mondo Istituzionale e Mondo della Politica
Muci Marco
YEP MED – La formazione come esempio di integrazione Mediterranea
Il mio intervento verterà il progetto “Youth Employment in the Ports of the Mediterranean” (YEP MED in breve), cofinanziato dal Programma European Neighbourhood Instrument (ENI) Cross-Border Cooperation (CBC) Mediterranean Sea Basin (MED) e guidato dall’Escola Europea – Intermodal Transport (Spagna), mira a sviluppare nuove risorse e figure per la formazione professionale in logistica portuale (TVET) adattate alle esigenze del settore per rafforzare l’occupabilità dei giovani; aumentare e migliorare le opportunità di occupazione locale attraverso la creazione di veri e propri programmi di apprendimento duale con inserimento lavorativo, rafforzando il ruolo delle PMI che operano negli ecosistemi portuali per la futura creazione di occupazione; e istituire partenariati di collaborazione nazionali e transnazionali tra associazioni di logistica portuale, operatori, PMI, centri di formazione e fornitori di IFP, introducendo al contempo un processo di cogestione del partenariato pubblico-privato (PPP). Le attività di YEP MED consentiranno di aggiornare i curricula di TVET orientati all’industria portuale, aumentando l’inserimento lavorativo e le opportunità di lavoro con profili adeguati e diversificati per NEET e donne. Di conseguenza il progetto aumenterà l’occupabilità dei tassi NEET e dei giovani nelle comunità portuali logistiche della regione del Mediterraneo, migliorando l’offerta TVET e la formazione professionale mirando a tre aree con carenza di competenze: commercio estero, ambiente e sostenibilità, digitalizzazione e operazioni di logistica portuale.
Nicosia Mauro
Partecipa alle sessioni:
Italia mediterranea, transizione ecologica e infrastrutture: porti, energia, risorse alimentari, alta tecnologia per un’economia europea
Economia e logistica: PNRR, porti, retroporti e distretti produttivi tra competizione e specializzazione
Panaro Alessandro
Le nuove frontiere dello shipping: gli alternative fuels
L’intervento verterà sullo sviluppo dei carburanti alternativi per il settore dello shipping, considerata una delle sfide più complesse da affrontare dei prossimi anni per far sì che il comparto sia sempre più competitivo. Anche il PNRR stanzia ingenti risorse per questa tipologia di investimenti e per ridare ai porti la connotazione green tanto auspicata dall’Europa e dai decisori italiani.
Puglisi Giovanni
Partecipa alla sessione La logistica dell’arte
Sannasardo Roberto
Sicilia, hub energetico dell’Europa
L’attenzione per le fonti rinnovabili ed al vettore energetico idrogeno, oltre ad essere un impegno europeo ed internazionale, è oramai un obiettivo imprescindibile per la transizione energetica, per raggiungere la quale occorre implementare azioni che devono essere messe in campo adesso e con estrema urgenza. La Sicilia per la sua collocazione geografica e per essere già connessa con gasdotti al continente africano ed al resto dell’Italia, oltre che con le reti elettriche, può sfruttare tale posizione per realizzare filiere produttive che, oltre a dare opportunità di lavoro e di alta formazione, possono sperimentare direttamente nel suo territorio, per la presenza di industrie petrolchimiche e pesanti che già utilizzano l’idrogeno blu come vettore energetico, cioè prodotto da fonti fossili, questo gas, prodotto da fonti rinnovabili, su sui adesso si fonda la strategia europea di decarbonizzazione dell’economia, puntando a diventare l’HUB energetico dell’Europa.
Schembra Giovanni
Le tecnologie di rete 5G e 6G per un mondo sempre più connesso
La tecnologia di rete 5G è stata sviluppata per fornire connessioni più veloci, affidabili e a bassa latenza rispetto alle tecnologie precedenti. Grazie alla possibilità di portare capacità di calcolo all’edge della rete, e dunque in prossimità dei dispositivi di utente, il 5G ha l’obiettivo di rappresentare una nuova rivoluzione nel mondo delle telecomunicazioni, con un impatto economico e sociale addirittura superiore a quello che ha avuto l’introduzione dei telefoni cellulari di prima generazione (1G). L’incontro mira ad illustrare l’impatto che avrà sulla società e sul benessere in senso lato la trasformazione digitale con le attuali tecnologie 5G e con l’introduzione della nuova generazione 6G grazie al suo principale obiettivo di estendere il computing anche ai dispositivi di utente per una “Mobile Distributed Connected Intelligence”, al fine di consentire agli utenti esperienze sempre più immersive e interattive personalizzate.
Spirito Pietro
Il Ponte, l’Italia e l’Europa
La storia di lunga durata dell’Italia conduce spesso alla constatazione che non dobbiamo inventarci nulla, quanto piuttosto dobbiamo operare per rendere attuali i disegni ed i percorsi dei nostri progenitori, al fine di adattarli e di interpretarli secondo la logica economica e sociale del tempo attuale. Non sempre ne siamo capaci, e tale elemento costituisce un fattore di debolezza nel mantenere inalterata la nostra capacità competitiva. Nella storia più recente, abbiamo dismesso completamente la programmazione economica, che aveva invece sorretto, tra la metà degli anni Cinquanta e la fine degli anni Sessanta, la stagione del miracolo economico, con i piani di Vanoni, La Malfa, Saraceno, Ruffolo. L’ultimo documento di programmazione che possa definirsi tale è il Piano Generale dei Trasporti del 1986, rimasto poi per lungo tempo inattuato, sino a generare l’unica opera infrastrutturale adeguata a trasformare l’architettura delle connessioni nazionali, vale e dire il quadruplicamento delle linee ferroviarie tra il Nord e la Campania. Intanto la logistica, le connessioni e l’economia del mare hanno assunto, nei decenni più recenti, sul finire del ventesimo secolo, un peso sempre più rilevante, per effetto della globalizzazione dell’economia. Il contenuto di mobilità presente nei prodotti che consumiamo è drammaticamente cresciuto, mentre anche i collegamenti delle persone stanno continuando ad aumentare. In tale contesto, le decisioni di politica dei trasporti, come più in generale le politiche economiche nel suo insieme, non sono state sorrette, nel nostro Paese, da una visione di piano e da una capacità di leggere unitariamente le differenti decisioni nei singoli modi di trasporto che formano il disegno infrastrutturale nazionale.
Succi Amanda Jane
Modera la sessione Il mare dentro: geopolitica e geoeconomia di una nazione marittima (a metà)
Trantino Enrico
Partecipa alla sessione Italia mediterranea, transizione ecologica e infrastrutture: porti, energia, risorse alimentari, alta tecnologia per un’economia europea
Vidotto Paola
La risposta degli ITS alle nuove sfide del lavoro
La tutela dell’ambiente e lo sviluppo dell’economia non devono essere contrapposti ma diventare un connubio, la crescita blu deve passare attraverso una economia del mare sostenibile. Un’integrazione che l’Italia sta attuando con il varo di alcune misure del Piano di Ripresa e Resilienza, una correlazione che le imprese del comparto blu hanno intrapreso da alcuni anni in termini di investimento green soprattutto nei processi di efficientamento energetico, ad esempio l’utilizzo dei nuovi combustibili quali l’IGF, la riduzione delle emissioni in vista dell’ “obiettivo 2050 zero emissioni”, le nuove materie prime impiegate, la tecnologia per lo smaltimento dei rifiuti, il riutilizzo dell’idrogeno a bordo. Di fronte alle prospettive di tale scenario, si palesano nuovi bisogni formativi che rendono imprescindibile per gli ITS lo sviluppo di quell’ ”ecosistema di competenze“ richiamato in diversi documenti programmatici italiani ed europei. Come sostiene il Commissario europeo per l’ambiente Sinkevicius, non c’è green deal senza gli oceani, non c’è ripresa verde senza l’economia blu, poche parole per riassumere l’impegno dell’Europa per un’integrazione sempre più profonda tra economia del mare, transizione verde e sviluppo socioeconomico.